Il punto e virgola: non solo faccine
Il punto e virgola è un segno raro almeno per due motivi: perché sono effettivamente rare le occasioni in cui nei testi il punto e virgola sarebbe il segno più calzante, e perché (anche quando sarebbe il segno più calzante) al suo posto spesso si impiegano segni più facili da maneggiare (il punto oppure la virgola). Ma il punto e virgola ha funzioni specifiche, tutte utili per confezionare testi accurati: si tratta quindi di un segno raro e prezioso.
Una sua funzione - molto chiara e utilissima - è quella di confine di unità linguistiche MEDIAMENTE complesse.
Ma “mediamente” è un termine non ben determinato, e perciò questa definizione conserva un certo grado di vaghezza. Possiamo allora fare un passo ulteriore e perfezionarla così: il punto e virgola si usa (fra l’altro) per segnalare i confini di unità linguistiche che contengano al loro interno altre unità linguistiche separate da virgole. Ecco un esempio:
Se chiudiamo la finestra, fa troppo caldo; se non la chiudiamo, la stanza si riempie di zanzare.
Vi ricordate l’analisi a blocchi? Il punto e virgola segnala qui il confine tra i due blocchi più estesi (primo blocco = Se chiudiamo la finestra, fa troppo caldo; secondo blocco = se non la chiudiamo, la stanza si riempie di zanzare). Ciascuno dei due blocchi contiene già una virgola: se usassimo una virgola anche nel punto di giunzione fra i due, le informazioni sulla struttura dell’intero periodo sarebbero affidate soltanto al senso del discorso.
Prendendo ancora una volta spunto dalle analogie della grammatica con la matematica (le cui espressioni devono essere molto chiare dal punto di vista della gerarchia), possiamo dire che se usiamo la virgola per separare unità racchiudibili in parentesi tonde, allora il punto e virgola va usato per separare unità racchiudibili in parentesi quadre. Così:
[(Se chiudiamo la finestra), (fa troppo caldo)]; [(se non la chiudiamo), (la stanza si riempie di zanzare)].
Lo stesso criterio si applica ancora più facilmente agli elenchi, come in questo esempio:
Ecco i punti forti della nostra proposta: materie prime a chilometro zero, in linea con la nostra idea di sostenibilità ambientale; opzione totalmente vegetariana, non come ripiego ma come prima scelta di qualità; ceste picnic, con ampia scelta di cibi da asporto da consumare nel parco.
Queste considerazioni sul punto e virgola mostrano anche che (pur mantenendo un certo margine di soggettività e arbitrarietà soprattutto negli scritti letterari) la punteggiatura è in molti casi valutabile con criteri oggettivi. Possiamo dunque parlare di inadeguatezze e a volte anche di veri e propri errori di punteggiatura.
Se il discorso fatto sul punto e virgola vi sembra abbastanza chiaro, vi invitiamo a mettere in pratica questa idea in un rapido test anonimo (per i dubbi c’è sempre la possibilità di scrivere a ragioniamoci@loescher.it).
Se volete cimentarvi in altre attività (esercizi o sondaggi) proposte in questo blog, qui c’è l’elenco completo (sotto il titolo “Articoli”).